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5° Giorno: tappa: Agrigento - Piazza Armerina - Caltagirone (parte2)

 Agrigento - Piazza Armerina - Caltagirone (parte2)

Piazza Armerina - Villa Romana del casale:

Lasciata la Valle dei templi ci siamo recati alla Villa Romana del Casale, un importante esempio di epoca romana, rivissuti, tramite gli splendidi mosaici che si trovano all'interno della villa, Patrimonio UNESCU dal 1997, la villa fu scoperta nel 1950, in seguito alle segnalazioni di alcuni abitanti del posto.

Vi consiglio di trovare una guida locale che vi spigherà tutto il complesso, soprattutto le scene dei mosaici che raccontano scene di vita usi e costumi di quel tempo.



zona delle terme











ingresso alla villa











Peristilio

Questi sono solo alcuni dei quasi ben 3500 mq di mosaici presenti sulla superficie della villa!
Se vuoi vedere di più: link al video












Caltagirone

La capitale della ceramica, non ch'è una delle più visitate cittadine della val di Noto. ricca di negozietti e atelier di artigiani che producono le famose ceramiche come per esempio le "teste di moro" che sono il suo marchio di fabbrica inconfondibile, ma anche molti luoghi caratteristici e simboli della città come la scalinata di Santa Maria del Monte composta da ben 142 scalini decorati in ceramica, che collega il comune all'omonima Chiesa nella parte alta della città.















Durante la visita siamo stati ospitati in un laboratorio di ceramica dove ci hanno offerto la possibilità di creare un oggetto in ceramica, una breve esperienza che ci ha permesso di carpire qualche segreto della fabbricazione di questi splendidi oggetti. Devo dire che il risultato dei nostri sforzi non è certo all'altezza delle opere del maestro, e ci mancherebbe! ma è stato divertente







Continuando la visita del paese, (la si può fare anche con un simpatico trenino che vi porta in giro per la città offrendovi anche le spiegazioni dei siti visitati
una pausa va sicuramente fatta alla Chiesa di San Giuliano, dove al suo interno è esposto il presepe della passione, per me una scoperta abituato ai presepi tradizionali che rappresentano la natività, questo rappresenta invece la passione di Cristo.
















Più a valle scendendo abbiamo il ponte di S.Francesco scampato al terremoto del 1693, decorato con piastrelle in ceramica policroma. poi abbiamo il giardino della Villa comunale con un bel palco musicale in stile moresco e balaustre anch'esse in ceramica, Il carcere borbonico, la chiesetta di S.Agata... insomma un tesoro dopo l'altro, prendetevi tutto il tempo necessario per godervi il paese.

il trenino che se volete vi porta in giro a scoprire le bellezze del paese.


































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